Disturbo di panico
Home
Attacchi di panico
Cosa sono gli attacchi di panico Il Disturbo di Panico, cioè DP (una volta conosciuto come DAP, ovvero disturbo da attacchi di panico), è un serio problema di ansia che colpisce una persona su 75 circa. Di solito appare durante l’adolescenza o la prima età adulta e sembra esserci un nesso con le più importanti fasi di transizione della vita che portano inevitabilmente una certa quantità di stress e ansia: gli esami scolastici e universitari, il matrimonio, il primo figlio, cambiare lavoro o posizione lavorativa, e così via. Se un familiare ha sofferto di attacchi di panico, si ha una maggiore probabilità di soffrire dello stesso disturbo. Le vere cause, tuttavia, sono altre. In uno studio recente si è scoperto che negli Stati Uniti in alcuni casi le persone hanno visto dieci o più medici prima che il disturbo fosse loro correttamente diagnosticato, e che solo una persona su quattro che ha il disturbo riceve il trattamento di cui necessita. Ecco perché è molto importante sapere quali sono i sintomi ed essere sicuri di ricevere l’aiuto giusto. Molte persone (circa una su tre) sperimentano attacchi di panico occasionali e se se ne sono avuti uno o due, probabilmente non viu0026hellip;
Attacchi di panico Sintomi: come riconoscere il panico
Diagnosi del disturbo di panico Gli psicologi e gli psichiatri possono diagnosticare un disturbo di panico con o senza agorafobia con l’aiuto dei cosiddetti criteri diagnostici del DSM IV, ovvero del manuale diagnostico per i disturbi psichici. Questi criteri sono per lo più frutto di studi a tavolino, in cui vengono presi come indicativi alcuni segnali che sono statisticamente accoppiati a questo disturbo (infatti la S in DSM sta proprio per statistico). Nella pratica clinica tuttavia gli attacchi di panico sono qualcosa di più ampio e, da un punto di vista proprio pragmatico, possono essere presi in considerazione, con le stesse tipologie di trattamento anche classi di configurazioni di segnali non in linea con quelli descritti nel manuale diagnostico. Secondo l’esperienza degli psicoterapeuti che si occupano approfonditamente di questo disturbo, infatti, quella che più di ogni altra componente caratterizza il disturbo di panico è senza dubbio la paura del prossimo attacco. Anche se per attacco dovesse venire indicato soggettivamente dall’individuo qualcosa che per il manuale diagnostico non corrisponde ad un vero e proprio attacco. Per lo psicoterapeuta una persona è soprattutto ciò che prova, non una statistica su una tabella. La seconda componente che caratterizza l’attacco, nel disturbo di panico,u0026hellip;
La cura
Risultati della psicoterapia per curare gli attacchi di panico Il successo della psicoterapia dipende soprattutto dall’impegno del paziente nel seguire il trattamento. Questo è spesso sfaccettato e non funziona dalla sera alla mattina, ma se ci si attiene, si comincia ad avere un miglioramento costante. Entro un anno di solito si nota un miglioramento formidabile nel sintomo, ma a poco a poco si hanno anche cambiamenti riguardo ad altre sfere della propria vita personale, lavorativa, affettiva. La psicoterapia, infatti, parte da un sintomo preciso per fare ottenere piccoli insight, nuove consapevolezze a livello emotivo e cognitivo. Grazie a questi, a volte senza soluzione di continuità, a volte a grandi balzi, il paziente effettua alcuni cambiamenti nella propria vita che sono importanti sia perché fanno sparire il sintomo, sia perché gli permettono poi di mantenere tali risultati. Bisogna tenere in mente, comunque, che il disturbo da attacchi di panico, come ogni altro disturbo emozionale, non è qualcosa che ci si può diagnosticare da soli. Uno psicoterapeuta esperto è tra le persone più qualificate per fare la diagnosi, così come è tra i più qualificati per trattare questo disturbo. Le pagine di questo sito sono state pensate per rispondere alle domande piùu0026hellip;
Le cause dellu0026#8217;attacco di panico
Perché avviene il disturbo di panico Il disturbo di panico può venire per diversi motivi. Secondo la teoria dell’attaccamento di Bowlby all’origine esiste un problema di attaccamento. Cioè il soggetto non ha avuto la possibilità di elaborare la sua sicurezza da bambino nei confronti della figura di accudimento, solitamente la madre. Il disturbo di panico affonda quindi spesso le sue radici nell’infanzia, ma in una percentuale di casi il problema potrebbe essere fatto ricondurre ad un trauma di tipo psicologico, che a sua volta può essere ricondotto anche rispetto ad un trauma fisico, come uno stupro, molestie, incidenti, aggressioni, ecc. In altri casi il trauma è di origine più psicologico, come sostiene la psicoanalisi. Cioè il trauma esiste ma è nell’ordine di ciò che il soggetto ha immaginato, concettualizzato e poi dimenticato. Evitamento situazionale Di fatto le fobie che sviluppano le persone con disturbo da attacchi di panico non vengono dalla paura di oggetti o eventi reali, ma piuttosto dalla paura di avere un altro attacco. In alcuni casi, le persone eviteranno certi oggetti o situazioni (evitamento situazionale) per via della loro paura che queste possano far scaturire un altro attacco e subire ancora i sintomi degli attacchi di panico.u0026hellip;
Attacchi di ansia
L’ansia è uno dei più diffusi disturbi del pianeta. A volte si può soffrire di attacchi di ansia, come qualcuno li chiama, ovvero una specie di attacchi di panico ma che non presentano le stesse caratteristiche di durata o intensità.Gli attacchi d’ansia sono un fenomeno ancora poco compreso, soprattutto perché non sono classificati sul manuale diagnostico di riferimento per i disturbi psicologici, l’ubiquitario DSM, anche nella sua più recente revisione (DSM IV-TR). I segnali degli attacchi di ansia [stextbox id=u0026#8221;customu0026#8221; float=u0026#8221;trueu0026#8221; align=u0026#8221;rightu0026#8221; width=u0026#8221;250u0026#8243;]I segnali dell’ansia I segnali dell’ansia somigliano alla classica risposta “attacca o fuggi” che gli esseri umani sperimentano quando sono in una situazione di pericolo. Durante un attacco di panico, invece, questi sintomi sembrano spuntare fuori dal nulla. Possono capitare in situazioni apparentemente inoffensive, addirittura mentre si dorme. La causa sostanzialmente può essere imputata a due fattori: mentale e fisico. Si rimanda alla pagina sulla causa degli attacchi di panico per ulteriori approfondimenti.[/stextbox] Un attacco di ansia avviene dunque più o meno come un attacco di panico vero e proprio, solo che può durare dai pochi secondi (anche una frazione di secondo, in realtà) alle diverse ore. Si presenta con segnali fisici piuttosto simili a quelli degli attacchiu0026hellip;
Effetti collaterali
Disturbi associati Il rischio più facilmente connesso il disturbo da attacchi di panico sono le fobie. Ecco perché una volta che si è avuto un attacco di panico, si possono cominciare ad evitare situazioni come quelle in cui è capitato l’attacco. Molte persone con il disturbo da attacchi di panico mostra un evitamento della situazione (o “evitamento situazionale”) associato con i loro attacchi di panico (la persona vuole a tutti i costi tentare di evitare una situazione che associa al terrore dell’attacco di panico). Per esempio si può avere un attacco mentre si guida e cominciare a evitare di guidare finché si sviluppa una fobia vera e propria. Nei peggiori scenari, le persone con il questo disturbo sviluppano l’agorafobia (la paura degli spazi aperti) perché pensano che stando in casa possono evitare tutte le situazioni che potrebbero provocare il problema, o dove non potrebbero avere aiuto. Per queste persone, la paura di un attacco è così debilitante che preferiscono passare tutta la vita chiuse in casa. Conseguenze degli attacchi di panico non curati Anche se non vengono mai sviluppate tali fobie estreme, la qualità della vita può essere seriamente danneggiata dal disturbo in questione se non curato. Uno studio recenteu0026hellip;
Ultime Notizie