Perché arriva L’Attacco di panico
Il disturbo a causa dell’attacco di panico può venire per diversi motivi. Secondo la teoria dell’attaccamento di Bowlby all’origine esiste un problema di attaccamento. Cioè il soggetto non ha avuto la possibilità di elaborare la sua sicurezza da bambino nei confronti della figura di accudimento, solitamente la madre.
Il disturbo di panico affonda quindi spesso le sue radici nell’infanzia, ma in una percentuale di casi il problema potrebbe essere fatto ricondurre ad un trauma di tipo psicologico, che a sua volta può essere ricondotto anche rispetto ad un trauma fisico, come uno stupro, molestie, incidenti, aggressioni, ecc.
In altri casi il trauma è di origine più psicologico, come sostiene la psicoanalisi. Cioè il trauma esiste ma è nell’ordine di ciò che il soggetto ha immaginato, concettualizzato e poi dimenticato.
Evitamento situazionale
Di fatto le fobie che sviluppano le persone con disturbo da attacchi di panico non vengono dalla paura di oggetti o eventi reali, ma piuttosto dalla paura di avere un altro attacco. In alcuni casi, le persone eviteranno certi oggetti o situazioni (evitamento situazionale) per via della loro paura che queste possano far scaturire un altro attacco e subire ancora i sintomi degli attacchi di panico.
La paura del traffico è tipica del disturbo di panico, e spesso sono le strade a scorrimento veloce, con un alta densità di traffico a costituire il maggior ostacolo a chi soffre di panico. In parte ciò viene riferito come problematico per la difficoltà di accostare e scendere in caso di segnali di ansia, oppure la necessità di dover mantenere una velocità costante. Tutte situazioni che hanno molto in comune con la claustrofobia (la paura dei luoghi chiusi), e in generale con tutte quelle situazioni in cui il soggetto non ha un completo controllo della situazione, di cui l’attacco di panico è l’espressione finale.